costretta a lasciare la Costa Azzura per... una lettera!




Oggi intervisto Monica L., giovane expat sarda e autrice di un interessante blog che è una vera e propria fucina di informazioni sulla vita in Francia, con particolare riferimento all'area in cui Monica ha vissuto e lavorato: la Costa Azzurra. Già, perché Monica è dovuta rientrare (seppur temporaneamente) nella sua splendida Sardegna...  


Ciao Monica, benvenuta sul blog.
Ciao Barbara, grazie per l’ospitalità! ;) 

Ti seguo da un po' e sono rimasta davvero stupita nell'apprendere che eri tornata in Italia dopo una permanenza di 2 anni a Nizza. Come mai questo ritorno alla base?

Sono stupita anch'io del mio ritorno in Italia! Purtroppo non è stata una vera e propria scelta, ma una sorta di costrizione! Con le nuove “regole” sull'immigrazione, è strano dirlo, ma è cambiato qualcosa anche per noi Europei, e purtroppo se si vuole restare in Francia i primi anni, bisogna avere delle caratteristiche tra cui avere un lavoro o avere i soldi per mantenersi. Io stavo facendo un percorso di inserimento professionale, e a causa dei ritardi vari nella burocrazia non stavo ancora né facendo il corso professionale (che sarebbe dovuto iniziare a febbraio o maggio a seconda di dove avrei deciso di farlo), né lavorando; fatto sta che proprio al rientro dalle vacanze natalizie ho ricevuto una lettera che mi avvisava della fine del mio diritto di soggiorno…sì avete letto bene! 
questa è la lettera ricevuta da Monica - e che ho ricevuto anch'io.
Nonostante il titolo di soggiorno non sia obbligatorio per gli Europei, è meglio farselo, soprattutto se si ha un lavoro! Non avendo il tempo per riuscire a fare niente, come ad esempio a chiedere spiegazioni, o a fornire giustificativi, siamo stati costretti ad andare via. Non posso dire di essere andata via a malincuore perché non avevamo più la volontà di restare in Francia, e soprattutto a Nizza, ma avendo avuto più tempo, soldi e potendo scegliere saremmo andati da un’altra parte sicuramente, non di certo in Italia!

Potresti riassumere la tua esperienza in Francia con tre aggettivi?

Istruttiva, faticosa e contraddittoria.

La Francia viene decantata come Paese della libertà e dell'uguaglianza. Questa immagine, secondo te, corrisponde alla realtà?

Assolutamente no!!! I francesi sono liberi, fratelli ed uguali tra di loro, o al massimo con le persone che hanno parentele francesi, ma appena si confrontano con uno straniero queste diventano parole al vento! Sono tutti molto portati a ribadire questi diritti di libertà, fraternità ed uguaglianza, anche nella famosa politesse…ma mi sono resa conto che è tutto “di facciata”, perché sono i primi a comportarsi da veri antipatici, a non aiutare, o far finta di non capire come parli, e addirittura a non salutare appena scoprono che sei lì per lavorare, e non per un breve periodo.

Potresti immaginare un futuro in Italia?
NO! Sento che la situazione è peggiorata rispetto a come l’ho lasciata due anni fa. Sono sicuramente cambiata anch'io, ed il mio modo di pensare è diverso, soprattutto da chi non ha fatto un’esperienza all'estero, e quindi non riesce proprio a capire nemmeno se gli si spiega come la pensi. Cercano di essere al passo con alcune cose estere, ma proprio non ce la fanno! Fanno cose carine da una parte, che poi non funzionano dall'altra! Un esempio, ci si può iscrivere per la residenza on line (naturalmente tramite raccomandata, pec o fax), ma non mettono tutti i documenti che si dovrebbero inviare, quindi arriva una lettera con i documenti che secondo loro mancano. Poi cambiano le regole ed i documenti di paese in paese. A me hanno chiesto cose assurde, e vivo in un paesino, al mio ragazzo che vive in un paese più grande non hanno chiesto altro se non i documenti base! 
"La burocrazia è un gigantesco meccanismo azionato da pigmei" (Honoré de Balzac)
Cosa ti è mancato di più dell'Italia mentre eri all’estero?
A parte la famiglia e gli amici, il mare e la vegetazione della Sardegna…!!! *.*
Ultima domanda: che consiglio daresti a un giovane aspirante expat che vuole emigrare in Costa Azzurra? Di partire preparato, e non pensare che sia il paese dei balocchi! Informatevi prima di partire, chiedete vari pareri e non fidatevi solo di chi dice che è bello o brutto! La Costa Azzurra è carissima, e si trova soprattutto lavoro in determinati settori, quali ristorazione ed hotel, quindi se non avete intenzione di lavorare in questi campi, scegliete altre mete! Il partire preparati riguarda anche la lingua, dove è meglio avere un livello A2! Ultima cosa…non lavorate per Italiani!
Grazie Monica e… tienici informati sulla tua prossima destinazione!

Link di approfondimento:

justlanded (permessi di soggiorno e burocrazia affine)
un post scritto da Monica e che spiega il motivo - burocratico - del suo rientro in Italia 
Lasciare Nizza, il post in cui Monica spiega come la lettera della CAF sia stata la famosa goccia che...
il diritto di soggiorno e di lavoro in Francia per i cittadini europei (sito ufficiale) 
annunci nel settore alberghiero 
offerte di lavoro a Nizza 
pacajob, il sito di annunci per la regione PACA (Provenza Alpi Costa Azzurra
 
 

Commenti

  1. Povera Monica! Mah! Non ho parole! Nonostante io sia una francofila, questa proprio ho difficolta' a mandarla giu' soprattutto, quando penso a tutta la racaille extra europea che ci vive e viene anche mantenuta a dovere!

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    1. Giusto, tuttavia Monica spiega nel post che non è solo per quella lettera che se n'è andata... i motivi sono tanti, e se leggi il suo blog li elenca. Resta il fatto che la lettera della CAF è un errore, e lo stesso ente si è scusato con diverse persone che - diversamente da Monica - hanno chiesto spiegazioni.

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