Germania senza veli - né peli...



Oggi il blog ospita Andrea Lipari, palermitano DOC che ha deciso di mollare tutto - lavoro fisso e ben retribuito, famiglia, amici e una splendida ma difficile città - per tentare l'avventura in Germania. Avventura si fa per dire, poiché Andrea - che ho avuto il piacere di conoscere grazie al blog - non è certo uno che ama improvvisare. 

Benvenuto Andrea! Mi ha colpito molto il tuo modo, estremamente metodico e - direi proprio - teutonico di approcciare l'estero. Puoi riassumere in poche tappe tutti i passaggi che ti hanno portato dalla fase progettuale (“perché non andare a vivere in Germania?”) a quella fattuale (“eccomi in Germania!”)?

Ciao Barbara e grazie per l’intervista, con la scusa rispolvero un po’ di italiano scritto, dopo mesi di mail e lettere in tedesco specialmente per la ricerca del lavoro (non ancora trovato). Prendo spunto proprio dalla presentazione che hai fatto di me per anticipare che se fossi stato un palermitano DOC, oggi non sarei in Germania. L’idea di trasferirci (ragazza e cani compresi) prende forma nel mese di marzo 2015. Mi trovavo a discutere con la mia compagna dei soliti problemi che ogni giorno affrontavamo nel nostro lavoro. Così, forse spinta un po’ dall’esasperazione lei mi dice “Fosse per me andrei via, ma proprio via dall’Italia, magari in Germania dove dovrebbe essere più semplice trovare lavoro”. 
 
"In questa zona la domenica non c’è anima viva in giro, tutto chiuso, tutto"

Considerato che fin da piccolo la passione per le auto e il freddo mi faceva vedere la Germania come un “sogno”, non mi faccio scappare l’opportunità e le rispondo “Prendiamoci un anno di tempo, studiamo lingua, abitudini, cultura e tanto altro, nonché cerchiamo di capire come chiudere le attività qui a Palermo e partiamo”. Infatti, come hai detto tu, sia io che lei avevamo un lavoro che nonostante i lati negativi ci dava un reddito sicuro, da qui la precisazione riguardo al “Palermitano DOC” … 

Ostacoli in Germania ce ne sono tanti, inimmaginabili se non ci vivi.


Da quel momento comincio a studiare la Germania sotto tanti punti di vista oltre alla lingua (lezioni private), e organizziamo anche un viaggio per le vacanze estive in Germania. Ciò che ci ha spinto verso questo Paese, oltre ad una, seppur teorica, maggiore possibilità lavorativa, è stata la ricerca di civiltà, pulizia, educazione, rispetto per il prossimo (specialmente in ambito lavorativo), voglia di libertà dalle tasse italiane (che specialmente al Sud non danno alcun servizio), dai politici italiani e da un sistema che sembra faccia il possibile per lasciare i cittadini nella loro miseria. Inoltre, la situazione degli animali randagi nel sud Italia (nonché di quelli abbandonati dalle tante brave persone), stava diventando per noi insostenibile considerato che non riuscivamo più ad uscire da casa senza trovare un cane o gatto, abbandonato, mal ridotto, in cerca di aiuto. Noi due, sia poiché lavoravamo 8-9 ore al giorno, sia per mancanza di spazio, non potevamo permetterci di recuperare tutte le bestioline che trovavamo, ed era davvero difficile far finta di niente e girarsi dall’altro lato.



In questi mesi mi hai parlato spesso degli immancabili ostacoli che presenta la vita all'estero nelle sue fasi iniziali. Nel caso della Germania, quali sono i 3 problemi-tipo che si devono affrontare da subito? 
Ostacoli in Germania ce ne sono tanti, inimmaginabili se non ci vivi. Innanzitutto, se non conosci la lingua è complicatissimo crearti una nuova vita, a meno che tu non voglia vivere da turista o abbia qualcuno che al momento del bisogno ti prende per mano quando vai (per esempio) negli uffici. In questi 3 mesi ho notato che tutti conoscono l’inglese, ma negli uffici usano il tedesco e se gli chiedi di parlare lentamente, sorridono, annuiscono e riprendono a parlare né più e né meno come prima. E questo, quando cerchi un lavoro (tranne che non si voglia cominciare nei locali italiani a lavare piatti, o pulire camere di albergo), crea enormi difficoltà. Inoltre la burocrazia è infinita. In mezza giornata puoi tranquillamente registrare il tuo domicilio al comune, aprire un conto in banca, e anche altro, ma le pratiche da sbrigare quando si vive in Germania non sono poche e specialmente all’inizio non ti nego che ti stancano! 
Formular 36425 bitte ausfüllen! (Si prega di kompilare il moduloo 36425!)

Altro passo complicato è la ricerca della casa. Qui non esistono gli affittasi affissi nei balconi, finestre o portoni, inoltre se non hai un lavoro con un certo reddito è ancora più complicato trovare casa. Per un monovano o bivano sui 50-70 mq (qui le case sono piccole e per trovare 100-120 mq devi sborsare cifre assurde) devi fare veri e propri colloqui perché la concorrenza è tantissima.

cercasi inquilino SSECS (Silenzioso Solitario E Con Soldi)

 
Quando te ne sei andato da Palermo non lo hai fatto di certo a cuor leggero, anzi. Tra le reazioni di amici e parenti, qual è stata quella che ti ha colpito maggiormente - nel bene o nel male? 
Quando abbiamo reso pubblica la nostra decisione, le risposte erano due: ‘Fai bene!’, oppure ‘Ma chi te lo fa fare?’ Diciamo che appartenevano a due categorie ben distinte: liberi professionisti e/o lavoratori ipersfruttati i primi; mamme con figli della mia età, disoccupati (per scelta) e coloro che si accontentano di regalare il 45% dei propri guadagni allo stato in cambio di non so bene cosa, la seconda categoria. Logicamente primi fra tutti i pareri dei famigliari che a voce o semplicemente con smorfie e malumori davano la loro opinione. La più importante, la più “pesante” da gestire…ancora oggi!

 

EMIGRARE? MA... QUI SI STA TANTO BENE!

Immagina di poter vincere domani una grossa somma di denaro al Lotto. Cosa fai, resti dove sei o torni in Italia? E perché? 
Domanda difficile. A me piace qui, ma forse mi trasferirei in montagna, anche in Italia. Ma senza lavorare e avere a che fare con nessuno!! Oppure potrei provare il Tirolo…giusto per cercare la montagna e rimanere un po’ vicino alla cultura nord-europea. Ma con almeno 1-2 settimane di vacanze in Sicilia. A un turista quella Terra offre davvero tanto!!

 

L'incubo degli inquilini cinofili in terra tedeska - la Hundepfanne (padellata di cane: randagi ivi compresi)
Nella tua avventura ti fanno compagnia la tua ragazza e ben 3 cani. Che consiglio daresti a chi si sposta in Germania con gli amici a quattro zampe? 
A parte il viaggio fatto in macchina, è molto complicato trovare casa se hai animali al seguito, e torniamo alla 2° domanda. Molti annunci riportano esplicitamente che non sono ammessi animali. Se avessi potuto, avrei provato prima io ad andare a stabilirmi e solo dopo far venire anche compagna e animali.

La Germania: come te l'aspettavi e... com'è!  
Diciamo che a parte il tempo meteorologico, fin troppo clemente negli ultimi 2 mesi, è pressappoco come me l’aspettavo. Pulita, efficiente, silenziosa, produttiva e concreta. I tedeschi se ti prendono in simpatia diventano mooooolto cordiali, simpatici e devo dire anche disponibilissimi. Spesso più degli italiani.  


Weil wir doch nett sind! (perché gentili siamo!)

Le ferie qui sono sacre e lo è molto anche il weekend (tranne se lavori a turni nelle fabbriche). In questa zona la domenica non c’è anima viva in giro, tutto chiuso, tutto (centri commerciali, negozi, etc..). Solo i ristoranti aperti. Inoltre, ho avuto la conferma dell’abissale differenza tra la cucina italiana e quella tedesca…qui i dolci sono bellissimi, coloratissimi, grandissimi, ma il più buono che fino ad ora ho mangiato corrisponde al dolce più brutto mai mangiato in Sicilia!! Vorrei inoltre dire due parole riguardo la birra. Si pensa che i tedeschi bevano solo e sempre birra. Non è proprio così. A parte bevande mai immaginabili in Italia (birra con Sprite, succhi e vino allungati con acqua gassata, etc.…) qui vedi la gente tutto il giorno che beve caffè e latte, o caffè solo (acqua nera per noi siciliani…). Addirittura nei locali è frequente vedere persone che accompagnano il pasto salato (pizza, pasta, carne) con caffè e latte o cappuccino…. A questo punto meglio la birra, sempre!!


meglio una cassata ieri che una pasticceria crucca oggi (e domani)
Gli stranieri in Germania. So che ne hai conosciuti tanti. Quali sono le tue impressioni? 
Questo è uno degli aspetti che più mi ha colpito e negativamente! Nonostante viva in una città di circa 200.000 abitanti, gli stranieri stabiliti qui da 10-20 o 30 anni e coloro nati qui da genitori non tedeschi sono più numerosi dei cittadini tedeschi. Nulla da dire, se non che molti di questi, un buon 80-90%, non rispetta questa terra e la sua cultura. In questi 3 mesi fin troppo spesso ho conosciuto persone (italiani, ungheresi, polacchi, arabi, turchi, etc.) che parlano un tedesco sufficiente (hanno anche un proprio dialetto che non è quello della zona), non lo sanno leggere e spessissimo qualcuno ha il coraggio di dire “il tedesco è una lingua che non mi piace, quindi non la imparo”. 

Ich Deutsch nichte sprechen. Ich me ne fotten.

Allora mi domando quale sia il senso di vivere in un Paese straniero, senza la minima intenzione di avere relazioni umane se non con i propri parenti o amici, oltre ad una scontata difficoltà nella vita quotidiana. E questo avviene anche tra i bambini che in alcune giocano con altri bimbi della stessa nazionalità. Inoltre mi sembra una mancanza di rispetto per coloro che li hanno ospitati dandogli la possibilità di crearsi una nuova vita, sicuramente (altrimenti non ne capirei le ragioni dell’espatrio) migliore di quella che avrebbero avuto nel loro paese.

Grazie Andrea per la preziosa testimonianza e in bocca al lupo per il tuo soggiorno tedesco!






Le immagini sono in parte prese da Internet











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