i miei primi 10 anni a Maiorca - intervista a Silvia
Silvia è una dinamica web designer e developer
romana che anni fa, nonostante una situazione stabile, ha deciso di fare le valigie e tentare l’avventura in
quel di Palma di Maiorca. Io l’ho incontrata a Palma, dove mi ha raccontato la sua storia di espatrio volontario e riuscito alle Baleari, riassunto in questa intervista...
1) Ciao Silvia, come è nato questo desiderio di mollare tutto 10 anni fa, e andartene in Spagna nonostante un (anelato e rarissimo) “posto sicuro”?
Ho scelto di partire perché non riuscivo più a capire e ad accettare il contesto sociale in cui stavo vivendo. Avevo 25 anni ed ero fortemente determinata nel voler varcare i confini di quel paese che sento nel sangue, in cui sono saldamente piantate le mie radici, ma che non riconosco allo specchio.
Non mi identificavo nell'indottrinamento passivo
delle “qualità” che la società stava propinando alla mia generazione e che
questa stava digerendo e assimilando: la raccomandazione senza nessun tipo di
competenza, l'appartenenza ad una casta stantia e ammuffita, il Dio Denaro e il
Dio potere, una commercializzazione conclamata della femminilità ridotta a
merce.
E tanto altro.
Niente di tutto quello che vedevo sembrava offrirmi un futuro sano e sereno. Insomma, avevo la sensazione di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
2) In cosa gli spagnoli ci somigliano di più e in cosa, invece, sono molto diversi da noi?
Oh mio dio! Non mi basterà tutta la vita per affrontare questo tema sconfinato! Mi concentrerò solo su alcuni aspetti. Cominciamo. Siamo latini, quindi entrambi socievoli ed accoglienti (in linea di massima...). Vorrei però sfatare dei miti duri a morire: quello per cui spagnoli e italiani siano considerati da molti come popoli molto simili se non addirittura gemelli.
Abbiamo storia e culture differenti che ci hanno portato ad avere abitudini sociali, alimentari ed orari completamente diversi. GLI ORARI... un aspetto che adoro degli orari spagnoli è che ogni momento è ottimo per fare qualsiasi cosa.
Non è mai troppo tardi per nessuna attività, meno la domenica. Il riposo è sacro.
Senza dubbio, gli spagnoli hanno un approccio più aperto e disinvolto verso l'innovazione che credo sia dovuto in parte al fatto che hanno vissuto la fine di una dittatura in tempi relativamente recenti. Per questo non è raro vedere esempi di architettura moderna affianco a monumenti antichi. Gli italiani in questo sono molto più conservatori.
Per quando riguarda la pulizia di strade e luoghi pubblici la Spagna ha un punto in più. Il traffico può essere pesante ma mai barbaro come in Italia.
3) Quando ci siamo incontrate a Palma mi hai raccontato che tedeschi e svedesi stanno praticamente facendo man bassa nel settore immobiliare (e non solo), condizionando l’economia e le abitudini dell’isola. Quali sono le ripercussioni sul mondo del lavoro?
Parliamo soprattutto
del presente. La speculazione edilizia ed il turismo di massa non
regolato (la settimana scorsa è uscita una legge che vieta l'affitto per
uso turistico di appartamenti/camere nel centro storico di Palma), hanno
portato all'aumento del costo di beni e servizi che si ripercuote
inevitabilmente sul costo della vita. Gli affitti sono alle stelle, per
un appartamentino di 50 metri quadri a Palma, si possono arrivare a spendere
circa 800 euro al mese di affitto.
Insomma, se si viene in cerca di lavoro, nessuno ti stenderà il tappeto rosso. La maggior parte degli italiani che arriva comincia dal basso, dai lavori legati alla ristorazione o al turismo dove con un lavoro full time (10/12 ore al giorno per 5 o 6 giorni di lavoro a settimana) si arriva a guadagnare tra gli 800 e i 1200 euro al mese (escluse le mance che possono aiutare ad incrementare i salari). Certamente la mansione che si svolgerà inciderà sullo stipendio percepito e quindi anche sulla qualità della vita sull’Isola.
4) Cosa ti manca
dell’Italia quando sei in Spagna e… viceversa?
Quando sono in Italia, mi manca casa mia! Dopo 10 anni, Mallorca è CASA. Mi mancano le mie abitudini, gli amici, le passeggiate a piedi, le tapas, il fatto di non dover curare al dettaglio il mio aspetto. Quando sono a Palma, mi mancano la mia famiglia, i miei amici più stretti, il senso dell’umorismo e la leggerezza tutta italiana che fa prendere in giro sé stessi e gli altri.
Per quanto riguarda il cibo, ormai si trovano
tutti i prodotti italiani (anche se faccio fatica a trovare una buona farina
per fare la pizza), tranne i biscotti del Mulino Bianco!
Grazie per l'intervista e buon lavoro!
Il sito della società di Silvia: www.ma-no.org
Il suo blog : https://salvietta150x40.blogspot.com.es/
Come ricominciare daccapo a Maiorca: https://www.isoladimaiorca.com
1) Ciao Silvia, come è nato questo desiderio di mollare tutto 10 anni fa, e andartene in Spagna nonostante un (anelato e rarissimo) “posto sicuro”?
Ho scelto di partire perché non riuscivo più a capire e ad accettare il contesto sociale in cui stavo vivendo. Avevo 25 anni ed ero fortemente determinata nel voler varcare i confini di quel paese che sento nel sangue, in cui sono saldamente piantate le mie radici, ma che non riconosco allo specchio.
E tanto altro.
Niente di tutto quello che vedevo sembrava offrirmi un futuro sano e sereno. Insomma, avevo la sensazione di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
2) In cosa gli spagnoli ci somigliano di più e in cosa, invece, sono molto diversi da noi?
Oh mio dio! Non mi basterà tutta la vita per affrontare questo tema sconfinato! Mi concentrerò solo su alcuni aspetti. Cominciamo. Siamo latini, quindi entrambi socievoli ed accoglienti (in linea di massima...). Vorrei però sfatare dei miti duri a morire: quello per cui spagnoli e italiani siano considerati da molti come popoli molto simili se non addirittura gemelli.
Abbiamo storia e culture differenti che ci hanno portato ad avere abitudini sociali, alimentari ed orari completamente diversi. GLI ORARI... un aspetto che adoro degli orari spagnoli è che ogni momento è ottimo per fare qualsiasi cosa.
Non è mai troppo tardi per nessuna attività, meno la domenica. Il riposo è sacro.
Senza dubbio, gli spagnoli hanno un approccio più aperto e disinvolto verso l'innovazione che credo sia dovuto in parte al fatto che hanno vissuto la fine di una dittatura in tempi relativamente recenti. Per questo non è raro vedere esempi di architettura moderna affianco a monumenti antichi. Gli italiani in questo sono molto più conservatori.
"un aspetto che adoro degli orari spagnoli è che ogni momento è ottimo per fare qualsiasi cosa."
Per quando riguarda la pulizia di strade e luoghi pubblici la Spagna ha un punto in più. Il traffico può essere pesante ma mai barbaro come in Italia.
3) Quando ci siamo incontrate a Palma mi hai raccontato che tedeschi e svedesi stanno praticamente facendo man bassa nel settore immobiliare (e non solo), condizionando l’economia e le abitudini dell’isola. Quali sono le ripercussioni sul mondo del lavoro?
Insomma, se si viene in cerca di lavoro, nessuno ti stenderà il tappeto rosso. La maggior parte degli italiani che arriva comincia dal basso, dai lavori legati alla ristorazione o al turismo dove con un lavoro full time (10/12 ore al giorno per 5 o 6 giorni di lavoro a settimana) si arriva a guadagnare tra gli 800 e i 1200 euro al mese (escluse le mance che possono aiutare ad incrementare i salari). Certamente la mansione che si svolgerà inciderà sullo stipendio percepito e quindi anche sulla qualità della vita sull’Isola.
Quando sono in Italia, mi manca casa mia! Dopo 10 anni, Mallorca è CASA. Mi mancano le mie abitudini, gli amici, le passeggiate a piedi, le tapas, il fatto di non dover curare al dettaglio il mio aspetto. Quando sono a Palma, mi mancano la mia famiglia, i miei amici più stretti, il senso dell’umorismo e la leggerezza tutta italiana che fa prendere in giro sé stessi e gli altri.
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Silvia Mazzetta, web designer e developer |
Grazie per l'intervista e buon lavoro!
Il sito della società di Silvia: www.ma-no.org
Il suo blog : https://salvietta150x40.blogspot.com.es/
Come ricominciare daccapo a Maiorca: https://www.isoladimaiorca.com
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