Ho trovato subito lavoro in Italia grazie all'esperienza maturata all'estero

©Laura B.
Laura ha vissuto per anni all'estero prima di prendere una decisione "scomoda e discutibile" a detta dei più: tornare in Italia. Ecco la sua corroborante testimonianza!

Ciao Laura, ci racconti in breve il tuo percorso da expat: quando è iniziato, come si è articolato e quando si è concluso?

Ciao Barbara, innanzitutto grazie per avermi invitato qui sul tuo blog, è un piacere fare due chiacchiere con te! Ormai sono passati parecchi anni da quando ho riempito il mio trolley e sono partita per l’Irlanda per la prima volta da sola! 

Irlanda © Laura B.

Era il 2007 e io mi ero appena laureata alla triennale (Scienze Politiche, Bologna). Non avevo per nulla idea di cosa avrei fatto nella vita, ma ero attratta dalle lingue e dall’idea di conoscere e vivere altre culture. Perciò, da squattrinata che ero, mi sono informata su come avrei potuto fare un’esperienza all’estero a costo zero, e sono riuscita a esaudire il mio sogno grazie al Servizio Volontario Europeo

Sono volata a Dublino dove ho svolto il mio SVE: ho imparato l’inglese e stretto amicizie e relazioni che mi hanno dato motivo poi di continuare la mia avventura in Irlanda, anche dopo la fine di quei 7 mesi. 

Irlanda © Laura B.

Parliamoci chiaro, non avevo molte skill allora, a parte parlare l’italiano e l’inglese, per cui cominciai a fare application per tutti i lavori che richiedessero la conoscenza di queste due lingue. Qui la fortuna mi ha assistito e trovai lavoro come traduttrice dall’inglese all’italiano in un’azienda di videogiochi

"Grazie all’esperienza maturata sono riuscita a trovare lavoro in Italia."

Ovviamente ora mi imbarazza dirlo a te che sei una vera traduttrice, però quello è stato il mio punto di partenza nel mondo dei videogiochi, della localizzazione e del QA (Quality Assurance). Da allora ho svolto diversi ruoli sempre in questo settore, ho lavorato in varie aziende in Irlanda e anche in Francia. Ed è proprio grazie all’esperienza maturata che sono riuscita a trovare lavoro in Italia.

 

Francia © Laura B.

È stato facile trovare lavoro in Italia una volta rientrata? Quanto ha contato l’esperienza professionale accumulata in giro per il mondo?

In Italia ci sono poche aziende che operano nel settore IT, videogiochi e localizzazione, per cui se volevo rimanere nel settore sapevo già dove avrei dovuto mandare il CV. Ne mandai due in totale e nel giro di 4 mesi ebbi la prima offerta come localization project manager

"Ora lavoro come QA analyst presso Bending Spoons, che ha sviluppato l’app Immuni."

Un po’ per fortuna e un po’ per via dell’esperienza professionale, per me è stato abbastanza facile rientrare in Italia. Poi, dopo circa un anno mi si è presentata un’altra opportunità che per vari motivi era molto più adatta a me. Ora lavoro come QA analyst presso Bending Spoons, che è diventata famosa in Italia per avere sviluppato l’app Immuni. Detto in poche parole, io mi occupo di testare software e app per mobile e assicurarmi che funzionino correttamente prima che arrivino sugli smartphone dei nostri utenti.

 

Francia © Laura B.

“Gli italiani sono un popolo rassegnato” leggevo ieri sul blog di una francese che vive a Roma. Sei d’accordo?

Ti confesso che trovo un po’ difficile fare una valutazione generale sugli italiani... Ammetto che vivo un po’ in una bolla: i miei colleghi, le persone che frequento e quelle che seguo su internet sono tutte persone che stimo, che mi ispirano e mi motivano a sperare in un futuro migliore

Irlanda © Laura B.

In modo più o meno consapevole ho rimosso quel che mi metteva addosso negatività e frustrazione. Per qualcuno potrebbe essere uno sbaglio perché mi fa perdere la prospettiva delle cose, ma onestamente non mi interessa più leggere in continuazione polemiche sterili. So che la situazione socio-economica e anche culturale non è per niente rosea, ma da che ne ho memoria non lo è mai stata! 

"Sicuramente se oggi sono qui è perché l’estero mi ha dato una formazione unica..."

Penso che da quando sono andata via ad oggi, quindi dal 2007 al 2021, gli italiani siano più o meno sempre gli stessi, solamente ora hanno accesso in massa ai social media e quindi tutte le frustrazioni si fanno sentire più forte. All’epoca me ne sono andata abbastanza disgustata da tutto, oggi sono contenta di essere qua. Quello che è cambiato è dentro di me e nelle mie priorità. Sicuramente se oggi sono qui è perché l’estero mi ha dato una formazione unica che non credo sarei riuscita ad accumulare rimanendo in Italia.

 

Irlanda © Laura B.

Come vedi l’Italia tra 5 anni?

Una domanda semplice, eh!? ;) Più che una previsione il mio è un augurio... che tutti noi riusciremo a trovare il modo di affrontare le sfide che questo virus ci ha portato, diventando più smart, meno spreconi e più innovativi (penso ai piccoli commerci locali che durante la pandemia hanno inventato nuovi servizi per continuare a vendere e andare incontro alla propria clientela, ma anche a velocizzare la digitalizzazione dei servizi pubblici e privati). 


Spero in un paese in cui l’dea di
lavorare da remoto sia accettabile per la maggior parte degli impiegati d’ufficio, che le tangenziali delle grandi città al mattino e alla sera smettano di essere intasate. Oppure che chi vuole possa tornare al proprio paese di origine e pagare un affitto più basso o comprare casa pur lavorando per un’azienda con sede a Milano. 

"Tante aziende hanno continuato a prosperare anche in questo periodo..."

Ovviamente questo non vale per tutte le categorie di lavoratori o imprenditori, ma ci sono tante aziende che hanno continuato a prosperare anche in questo periodo proprio perché sono state in grado di reinventarsi o migliorarsi. Ecco, io spero che questo accadrà anche per noi singoli e che impareremo a prosperare, reinventarci e migliorarci - in primis in quanto esseri umani.

Grazie Laura per questa magnifica testimonianza: sarà fonte di ispirazione per me e - lo spero - per i nostri lettori.

Link utili:

Il blog di Laura B.: travellingexpat.com

Il Servizio Volontario Europeo

L'azienda Bending Spoons

 



Commenti

Post popolari in questo blog

"La magia di pensare in grande" di David Schwartz

Il tedesco da urlo! 18 espressioni - e parolacce - che non trovate sui libri