le 6 frasi più assurde sull'Italia (sentite in 20 anni di vita all'estero)
Ecco una carrellata di frasi assurde ed esilaranti sugli italiani e l'Italia, registrate in oltre 20 anni di vita all'estero. Reggetevi forte eh.
N°1 LIBERA NOS A COMPUTER
Location : Londra 1996, agenzia di lavoro interinale. Giusto per tentare la sorte – pur non avendo fatto studi artistici ho sempre coltivato la passione per il disegno - mostro alla giovane impiegata un book di illustrazioni. Lei lo sfoglia concentrata, con sguardo ammirato, alternando wonderful e stunning eccetera. A me non sembra vero.
Sto quasi per sollevarmi dalla sedia dall’entusiasmo finché la tipa non chiama un collega, farfuglia qualcosa a velocità supersonica poi mi chiede “Illustrator e Quark Xpress li sai usare vero?". Ho registrato a stento la domanda che eccomi pronta a esclamare “Certo! Li ho visti usare ma posso imparare in fretta, già da oggi se vuole”
Lei farfuglia di nuovo qualcosa al telefono poi alza gli occhi al cielo, indi con trasporto shakespeariano esclama "Oh Barbra… I am so sorry, i tuoi disegni sono great, I am so impressed BUT unfortunately we only hire people who are familiar with Illustrator and Quark Xpress” (tutto fantastico ma assumono solo gente ferrata nei programma di grafica). Poi, intendendolo come un complimento, sussurra empatica "Ah lucky you - beati voi italiani you are a computer-free country” (siete un Paese senza informatica).
Lei farfuglia di nuovo qualcosa al telefono poi alza gli occhi al cielo, indi con trasporto shakespeariano esclama "Oh Barbra… I am so sorry, i tuoi disegni sono great, I am so impressed BUT unfortunately we only hire people who are familiar with Illustrator and Quark Xpress” (tutto fantastico ma assumono solo gente ferrata nei programma di grafica). Poi, intendendolo come un complimento, sussurra empatica "Ah lucky you - beati voi italiani you are a computer-free country” (siete un Paese senza informatica).
Italus erectus |
Me ne esco dall’ufficetto con la coda tra le gambe. Non so se provare vergogna, sollievo o rabbia. La cosa grave? La tipa era di una serietà insopportabile. Avrei preferito una battutaccia cattiva, what the fuck!
Per vedere cosa c'è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo (G. Orwell)
N°2 NATURAL BORN KILLERS
Si parla, io le dico sono italiana gnegnegné, lei risponde con espressione da basilico: “Ach ja, Italien…” (ah si, l’Italia) poi continua e mi confessa che non è mai stata nel BelPaese poiché ha “Angst vor einer Schießerei” (paura delle sparatorie).
O la valigia o la vita! |
(Segnalo che ben 2 persone hanno fatto la seguente considerazione).
Aix en Provence, Francia, 2018, centro di formazione per adulti - corso di italiano; lezione sugli articoli determinativi. Inizio la pappetta grammaticale: maschile: il, lo e l’ davanti a vocale. Femminile: la e l’.
La corsista, una procace cinquantenne dalle remote origini italiane, scuote la testa e sorride con l’aria di chi la sa lunga. Poi se ne esce con un "Le masculin a trois articles et le féminin que deux" (il maschile ha 3 articoli e il femminile solo 2).
Non capisco dove vuole andare a parare, la interrogo con lo sguardo – mi fosse sfuggito un elemento grammaticale cruciale? Quindi serissima, sentenzia “chez vous les Italiens meme la grammaire est sexiste" (Nel vostro paese persino la grammatica è sessista).
Non capisco dove vuole andare a parare, la interrogo con lo sguardo – mi fosse sfuggito un elemento grammaticale cruciale? Quindi serissima, sentenzia “chez vous les Italiens meme la grammaire est sexiste" (Nel vostro paese persino la grammatica è sessista).
Vista l’entità antropologico-linguistica della scoperta, mi sento di rispondere con un sorrisetto materno, conciliante: da femmina ebete e sottomessa.
Location: Aix en Provence, Francia, 2005. Parlo con la adorabile vicina di casa, una signora dolce e disponibile che – non lo dimenticherò mai – il primo giorno nel nuovo appartamento venne a suonarmi per offrirmi un caffè e fare conoscenza.
Le racconto che mia madre ha appena cambiato macchina e che far rottamare la vecchia Seat non è stato facile poiché dopo tanti anni si era affezionata al veicolo.
N°4 ROTTAMATORI MANCATI
Le racconto che mia madre ha appena cambiato macchina e che far rottamare la vecchia Seat non è stato facile poiché dopo tanti anni si era affezionata al veicolo.
Lei mi guarda con sincero stupore "mais pourquoi en Italie il y a la casse?" (ma perché in Italia esiste la rottamazione?).
(IN EFFETTI).
Location: Marsiglia corso di italiano, centro di formazione, anno 2019. Lezione su usi e costumi tipicamente italiani. Si parla di abitudini legate all’abbigliamento, alla moda eccetera. Esordisco con un: “Sa Madame, una delle fissazioni tipicamente italiche è la canottiera (le maillot de corps)”.
(IN EFFETTI).
N°5 CANOTTE MAFIOSE
Lei non sembra capire, apro Google images e digito canottiera. Appaiono vari modelli – con e senza maniche, a costine eccetera. “ah – per lei è tutto chiaro, a quanto pare – mais Barbara oui bien sur que je connais, chez nous personne ne porte ça, ça fait vieux mais je vois que chez vous c’est courant" (ah oui Barbarà in Francia nessuno la porta la canottiera, è da vecchi ma vedo che da voi è comune).
Si fa seria e aggiunge “Mais alors les hommes en Italie sont habillés comme les mafieux dans les films italo-américains, ils portent la canottiera avec le crucifix en or?" (Ma allora gli uomini in Italia sono vestiti come i mafiosi dei film italoamericani, portano la canottiera con il crocifisso d’oro?).
Location Aix en provence corso di italiano, 2019, corsista entusiasta con le luccichine negli occhi. Si presenta, si chiama B. adora l’Italia, gli italiani, pasta pizza e compagnia bella. La sua passione per il Belpaese è più che palpabile – sorride, gesticola, si agita sulla sedia.
N°6 ELLENICHE DEVIAZIONI
A un certo punto, incontenibile, urla gioiosa: “Moi je voudrais apprendre tout sur l’Italie et la culture italienne" (io voglio imparare tutto sull’Italia e la cultura italiana!). Annuisco orgogliosa. Quindi, a bruciapelo: "je voudrais aussi lire des poèmes, je veux dire... de la littérature italienne" (vorrei anche leggere delle poesie, la letteratura italiana... insomma”).
Annuisco di nuovo, felice ma un tantino sovraccarica… infine, B. l’irriducibile esclama trionfante “e vorrei fare anche la letteratura italiana più antica, ma proprio dagli albori, a partire da Platone e Aristotele!!”.
Mi detergo la fronte con un lembo di fazzolettino. Nell’aula si diffonde una pesante afa, da MAGNA GRECIA proprio.
Mi detergo la fronte con un lembo di fazzolettino. Nell’aula si diffonde una pesante afa, da MAGNA GRECIA proprio.
---------------------------------
Alla prossima avventura carissimi!
quassuelaggiusamente vostra,
:-)
parpra
Un caro saluto, ho appena scoperto il tuo blog e ne sono felice :-)
RispondiEliminaUn abbraccio,
Tiziana (Isole Cook)
Ciao Tiziana, grazie mille :-)
RispondiEliminaChe fai di bello alle Isole Cook? Mi trovi anche su Facebook https://www.facebook.com/quassuelaggiu/ Un abbraccio e a presto, Barbara