Omero Mariani: così faremo rinascere il turismo umbro


cascata delle Marmore, photocredit Zingarate
Omero Mariani, Responsabile Ufficio Turismo e Grandi Eventi della Città di Terni, è oggi ospite del blog: ci parlerà della rinascita del turismo italiano, umbro in particolare.

Buongiorno dottor Mariani, il turismo italiano è in stand-by ma la ripresa è dietro l’angolo. Ci può indicare 3 azioni concrete - e alla portata di tutti - da compiere sin da ora per favorire la rinascita?

Certamente: la prima rispettare i protocolli di igiene e sicurezza per se stessi e per gli altri, in modo da non mettere in disagio il prossimo;

privilegiare per la vacanza, grandi spazi aperti, piccoli borghi, parchi, montagna, lago, mare, natura, sport slow, Yoga, Pilates, Tai Chin etc., per ricaricare le proprie energie e rimettersi in movimento dopo tanta inattività, ma dolcemente;



per l’estate, autunno 2020, temo si dovrà trascorrere una vacanza entro in propri confini nazionali, e l’Umbria pare essere la metà ideale per il turismo di prossimità, posta proprio in mezzo all’Italia, facilmente raggiungibile da Nord e Sud e da Est e Ovest, con il proprio automezzo e Green per eccellenza.

Ecco l’immagine dell’Italia all’estero: un fascinoso mélange di gioia, bellezza e intraprendenza. Come puntare ancora sul made in Italy - con focus su Terni e Umbria - nell’era post-Covid? 

Il brand Italia per fortuna gode di ampio credito. Nonostante i nostri limiti, mi permetto di aggiungere in battuta. Già dalle prime indagini di mercato, c’è una gran voglia di Italia in giro, tanta voglia di riabbracciare il popolo italiano, che ha reagito con spirito alle enormi difficoltà.

photo credit Bartolomeo di Tommaso, Cappella paradisi (il giudizio universale)
Molti ci ricordano cantare sui balconi. Non servono, oltre quelle post Covid, misure eccezionali, se non quello spirito atavico di saper ospitare, di saper accogliere a casa propria di cui noi italiani siamo dei veri e propri maestri d’arte. Loro, i turisti, lo sanno!

Noi nell’Umbria Meridionale punteremo sulla Natura, sul Paesaggio, sull’Outdoor, con i nostri must-see, Cascata delle Marmore, Parco archeologico di Carsulae e Lago di Piediluco, che consentono il distanziamento sociale, e la sicurezza dei nostri ospiti.

Poi, non tralasciamo la nostra cucina, che trasversalmente abbraccia tutte le vacanze. Sapere che si mangia e beve bene, è un grande valore aggiunto. Inoltre, c’é la nostalgia per il nostro gusto, il nostro sapore, la nostra cucina: C’è voglia di mangiare bene in giro!



Per l’occasione abbiamo aperto una Fan page su Facebook chiamata Vivi Terni, con la quale trattenere relazioni con i nostri turistici e dispensare consigli anche very last minute;

Il Covid ha messo a durissima prova il turismo italiano e l’economia in genere, tuttavia si parla anche di aspetti positivi – calo dell’inquinamento in primis. Come tali aspetti potranno impattare sulla ripresa del settore? 


Semmai, è solo la Città di Terni e non il suo circondario, che soffre in alcune giornate invernali dell’inquinamento ambientale e molto dipende dalla particolare condizione orografica dei monti circostanti, e dalle giornate con assenza di vento. Ma questo d’inverno.

Ora il lockdown produttivo e del traffico ci ha regalato belle giornate terse. Il green che ci circonda, ha fatto il resto. L’aria pulita amplifica la cromaticità dei colori, ed il verde proprio per questo è più inteso che mai.

Credo invece, che i temi che impatteranno molto sul turismo, saranno:
Minor tempo disponibile: in molti hanno dovuto fare le ferie per le proprie aziende e chiusura delle proprie attività, ora che si riapre, forse non avranno tanto tempo a disposizione, quindi più week end e short break, che vacanze settimanali;



Minor reddito disponibile: in molti hanno preso i sussidi governativi e ciò ha contratto la loro capacità di spesa, ma forse un week end se lo concederanno;

Last but not least, la sicurezza, ossia la safety and security, la percezione certa, che non si è esposti al contagio e che non sussiste rischio alcuno che ci si possa infettare.

E qui sta alla bravura e professionalità degli operatori ad organizzare i servizi secondo chiari e precisi protocolli di sicurezza, da fare rispettare agli ospiti e allo staff che dovrà essere adeguatamente formato ed informato.

Grazie per l'intervista e buon lavoro!

(photo credit: Bartolomeo di Tommaso, alpad.it, san gemini.eu, zingarate, gites.fr, umbriainmoto)

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