mollare tutto, trasferirsi in Germania e aprire un eshop!
Sono Federica, italiana. Mamma imperfetta di due piccoli monelli. Sin da bambina ho sempre amato avere le mani sporche di colori e colle. Invento, sperimento e non riesco a stare ferma un minuto, sono brava a moltiplicare il mio poco tempo libero e a far nascere piccole meraviglie. Mi piace guardare le cose e il mondo da prospettive diverse e dare vita a nuovi oggetti.
Teemood nasce in un
pomeriggio di tanti anni fa durante una passeggiata con il mio cane,
quando dopo una pioggia incessante seguì un timido sole, poi di nuovo pioggia,
poi di nuovo sole.
"Dopo notti insonni nacque Teemood"
Pensai che sarebbe stato bello cambiarsi d'abito velocemente, come faceva il cielo quel giorno, magari rispecchiando il mood del momento ed escogitai un modo per cambiare il volto della mia Tee...shirt... appena tornai a casa!
Aprii quello che io chiamo "il cassetto delle meraviglie" dove custodisco trine e nastrini e cominciai a tagliuzzare ritagli di stoffa e gommine colorate, aggiunsi perline e bottoni cercando di trovare un senso a quell' idea che mi era balenata in testa.
Poi mi innamorai di piccoli
bottoni automatici colorati (snap buttons) che tanto assomigliavano a
noccioline ricoperte di cioccolato, staccai e riattaccai... e dopo notti insonni
nacque Teemood, (tee come t-shirt in americano, mood come umore), la teeshirt
che cambia volto in un semplice Snap!
Sono passati alcuni anni da quel pomeriggio, due figli, un milione di pannolini cambiati, un trasferimento in Baviera, un centinaio di birre bevute e Brezel trangugiate, qualche chilo di troppo da smaltire. Proprio qui dove vivo ora, tra i boschi abitati da elfi e piccole fate, dove il cielo è mutevole e capriccioso dal mattino alla sera, ho riaperto il cassetto delle meraviglie dando vita alla mia Teemood, in un semplice "snap"!
"Mi hanno dato della pazza"
Il succo sta in queste poche
righe, per anni ho studiato e personalizzato questa maglia, dall'etichetta al
piccolo bottone automatico da 8 mm fatto laserare con il mio logo e verniciare
secondo mio desiderio.
Ho studiato e studio tutt'ora
i vari kit da attaccare alla maglia e quelli che usciranno (sono
pronti già i fantasmini e le streghe per Halloween e le renne infiocchettate
per Natale!) curando la scelta di tutti i componenti e realizzando tutto a
mano, dalla progettazione del kit da attaccare alla maglia al
taglio delle applicazioni.
La Teemood sono un po' io: ti do tanti pezzettini e propongo uno scenario, ma in realtà la persona che la indossa la personalizza, mescola i componenti esprimendo il
suo personalissimo mood, ricordando a tutti ma soprattutto a sé
stesso che siamo unici.
Poi tutto dipende dall'organizzazione personale, dal sapersi destreggiare tra fornitori e contatti. La lingua gioca naturalmente un ruolo fondamentale, chi sa il tedesco riesce a muoversi senza problemi ma da quello che vedo, almeno in Baviera, c'è molta apertura soprattutto verso noi italiani, che siamo veramente amati in zona. Ho sempre trovato persone pronte ad aiutarmi.
Molta insoddisfazione
personale e poche prospettive a livello lavorativo. Ho lasciato il re dei posti
sicuri dopo vent'anni di lavoro. Una follia. Mi hanno dato della pazza,
mi hanno detto che era un salto nel vuoto. Poteva esserlo, certo. Ho avuto
coraggio e determinazione ed è stata una rinascita sotto tutti i punti di
vista.
La vita qui è talmente organizzata e "facile" che non ci si arrabbia nemmeno più, perché non se ne trovano nemmeno i motivi. I bambini hanno fatto un salto di qualità incredibile con la scuola e l'asilo che frequentano.
Sono stimolati, fanno moltissime attività che in Italia non si sognavano nemmeno. Di fondo c'è una gran libertà, ognuno si veste come vuole (senza essere giudicato), ognuno fa quello che vuole (nei limiti naturalmente delle regole), c'è molta più educazione e rispetto verso il prossimo.
Certo, ci mancano la famiglia e gli amici cari, questo è ovvio. Ma se non ci fosse stato il Covid-19 che ha "congelato" tutti gli abbracci, li avremmo visti spesso comunque. Siamo stati fortunati, abbiamo incontrato splendide persone sempre pronte ad aiutare in caso di bisogno, tedeschi e stranieri.
Se tornerei a vivere in Italia?
No, l'Italia è sempre nel cuore ovviamente, ma indietro non tornerei.
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