Mark: dal posto fisso a Londra al lavoro freelance... a Terni!




Oggi intervisto Mark Crosthwaite, amico e docente di lingua inglese. Mark ha deciso di lasciare Londra 3 anni fa per trasferirsi in Italia. Ecco le sue impressioni sul nostro Paese!

Mark, a Londra avevi un lavoro sicuro e appagante: perché hai deciso di trasferirti in Italia? 

Eravamo appena tornati dal nostro viaggio di nozze quando Cristina ha ricevuto un'offerta di lavoro a Roma. Stavamo già pensando alla possibilità di trasferirci in Italia per vari motivi - Londra è stancante, a Cristina mancava la famiglia e il sole e a me piaceva l'idea di una nuova avventura all'estero - e quest'offerta è stata la spinta decisiva. Dopo due anni alla bella Garbatella, Cristina è rimasta incinta e abbiamo deciso di spostarci a Terni per essere più vicini ai nonni e per avere un appartamento più grande. Ovviamente la vita qui è diversa da Londra e Roma, ma mi piace stare in una città a misura d'uomo

Mark e Cristina in gita con i loro studenti

Cosa ti manca di più di Londra? 

Mi manca un po' l'atmosfera multiculturale in cui si può vedere, sentire e "mangiare" tutto il mondo. Anche il fatto che, poiché non avevo la macchina, mi spostavo sempre con i mezzi pubblici o a piedi. Londra è una città facile e divertente da girare a piedi, quindi mi manca un po' questo senso di libertà. Detto ciò, non mi mancano per nulla le folle, i viaggi lunghi per andare a trovare gli amici dall'altra parte della città e l'imprevedibilità del tempo

Mark con il suo collega di Inglese4you

Tre lati negativi della cultura inglese e di quella italiana?

È una domanda difficile e devo dire che questi difetti possono diventare pregi in certi contesti. Gli italiani devono parcheggiare proprio davanti al negozio/ufficio/spiaggia, anche se non c'è posto, per evitare di dover camminare due minuti. La gente, almeno al centro-sud Italia, non si cura molto degli spazi pubblici. Il terzo difetto è che gli italiani sono molto, molto orgogliosi della loro cultura e cucina, ma in realtà… hanno ragione! 

"La vita qui è diversa da Londra e Roma, ma mi piace stare in una città a misura d'uomo"


Gli inglesi invece sono a volte troppo formali - non è sempre così, ma c'è di sicuro un po' di verità in questo stereotipo: l'eccessiva politeness (buone maniere) può sfociare in un comportamento passivo-aggressivo - hai mai preso la metro londinese di mattina? Il terzo difetto accomuna i miei connazionali agli italiani: un orgoglio un po' esagerato, anche se esiste un umorismo autoironico che trovo molto divertente. 
  
L'affascinante rito del tè, very British...

Sei diventato papà di una splendida bambina che sta crescendo bilingue. Come avviene la comunicazione in casa vostra?
 
Fra di noi comunichiamo maggiormente in inglese (anche Cristina è insegnante di inglese) e cerchiamo di parlare ognuno la propria madrelingua con Emma, anche se non siamo proprio rigidi in questo. Infatti, c'è qualche volta un mix (qualche frase mi viene più facilmente in italiano ormai!) ma speriamo di non confondere troppo la piccola. A noi piace giocare un po' con la lingua, quindi inventiamo spesso nuove parole - Emma è la nostra "sweetina" ad esempio. 

 

"L'eccessiva politeness può sfociare in un comportamento passivo-aggressivo" 


Mark e Cristina, una coppia internazionale

Ci parli del tuo lavoro di docente e dei progetti futuri? 

Ho lavorato a lungo in un noto college di Londra - il South Thames College - come insegnante di inglese per stranieri. Mi trovavo spesso a gestire classi con studenti di otto-dieci nazionalità diverse, perciò era sempre un lavoro interessantissimo. Sono anche diventato mentor per docenti in formazione, un ruolo al quale tenevo molto. In Italia ho insegnato in diversi contesti - prestigiose università come la Luiss, scuole di lingua, aziende, sindacati, uffici pubblici - e così ho conosciuto un sacco di persone simpatiche. Ora lavoro come libero professionista e offro corsi e lezioni one-to-one e in gruppo. Per fortuna ho potuto continuare a lavorare online durante la pandemia!

Cristina e il tea time in versione angloternana ;-)



Spero che i 'tempi normali' ritornino presto! 

Grazie Mark per questa bella testimonianza! 
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Per contattare Mark:
391 765 5373






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