lavorare nel turismo a Parigi: la storia di Napoleone tour



Doppia intervista con i ragazzi di Napoleone tour, guide turistiche a Parigi!

D: Buongiorno e benvenuti! Di cosa si occupa Napoleone tour? 

Maurizio : Ciao, grazie mille, buongiorno a te e a chi ci legge. Mi chiamo Maurizio e sono uno dei fondatori di Napoleone tour. Insieme a 5 altri italiani abbiamo deciso di dare vita a questo progetto. 

Oggi dopo quasi 7 anni siamo rimasti in 4 e siamo sempre più motivati. Io e Gabriella (co-fondatrice anche lei, nonché mia compagna) siamo espatriati dal 2013. 




Partiti da Napoli con 2 valigie, una chitarra e un cane sulle spalle, eravamo determinati a cambiare la nostra vita, e a far diventare Parigi la nostra nuova città.

Eravamo insoddisfatti dell’offerta lavorativa della nostra città, sottopagati e spesso maltrattati: non ci sentivamo a casa nel luogo in cui siamo nati.

Arrivati nella Ville Lumière, dopo vari lavori ed esperienze ci siamo incontrati con gli altri del gruppo ed è nata subito un’amicizia molto forte. 

Avevamo appena iniziato a lavorare per una nuova agenzia di guide turistiche, era la prima esperienza per tutti, ma non era mai scoccata la scintilla con quella società... cosi ci siamo messi in proprio.

"non ci sentivamo a casa nel luogo in cui siamo nati"


Luca: Buongiorno a tutti e grazie per l'ospitalità! Napoleone tour è un progetto nato anni fa dall'incontro di alcune persone - ognuna diversa per origini geografiche e tratti caratteriali - che hanno deciso di costruire insieme un'attività di visite guidate allo scopo di mostrare ciò che porta milioni di persone a visitare Parigi: la sua storia, la sua arte, la sua bellezza




Possiamo dire che ognuno di noi viveva (e vive ancora) una storia d'amore con la città, e Napoleone tour è parte di questa storia. 

Avevamo poi l'intento di lavorare, ovviamente, ma lavorare nel modo in cui desideravamo e come - ahimè - in Italia spesso non ci è dato fare. 

Per quanto mi riguarda, vengo da Roma, città altrettanto famosa per la sua bellezza ma gravata da un sistema che non le permette di sfruttare al meglio le sue potenzialità. 




Il problema, più che politico, è mentale: ricordo un ministro italiano che disse che con la cultura non si mangia. Beh, la Francia dimostra come si possa fare business con la cultura, e farlo riccamente!


D: è stato difficile avviare un'attività in Francia? 

Maurizio: il settore turistico è molto ricco in Francia, ed esistono varie sfaccettature - noi siamo delle guide turistiche abilitate su tutto il territorio francese e abbiamo scelto di offrire qualcosa che gli altri non facevano: visite guidate dinamiche e allo stesso tempo informative, piene di storia e di cultura seppur alleggerite di tutte le "pesantezze" accademiche legate a questo lavoro. 

Luca


La difficoltà sta nel riuscire a essere trasversali e parlare a tutti: per far ciò è necessaria una grande competenza nel proprio campo e allo stesso tempo una capacità di semplificazione, unita all'amore del contatto con gli altri.

"siamo abilitati su tutto il territorio francese"


Da un punto di vista burocratico è tutto abbastanza semplice, usando i siti web istituzionali si può aprire un'attività in pochissimi minuti.

Luca: sinceramente non è stato troppo difficile, ma eravamo una squadra ben unita (e un po' folle, il che non guasta: le nostre riunioni finivano tra enormi mangiate e risate), e fin da subito abbiamo dato all'attività una struttura leggera, per la famosa questione di non fare il passo più lungo della gamba, e la crisi legata al Covid ci ha dato ragione. 

Sicuramente da solo non lo avrei mai potuto fare, e l'ho fatto in gruppo perché ho trovato delle persone speciali con le quali mi intendevo alla perfezione. 


tour letterario



Poi c'è stato molto lavoro, e molta pazienza nell'attesa che la macchina Napoleone tour si mettesse in moto. Ognuno di noi ha fatto più lavori contemporaneamente alle visite guidate.

Ecco, questo è il consiglio che darei: bisogna avere pazienza, anche le idee migliori richiedono tempo. 

Bisogna avere un'idea precisa di quello che si vuole fare e farlo ovviamente bene, con cura. Noi di Napoleone tour vogliamo offrire una visita guidata interessante e piacevole, meno formale. 

"il consiglio che darei: bisogna avere pazienza"


Per questo abbiamo scelto la formula privata della visita guidata, per dedicarci completamente per due ore ai nostri clienti e instaurare con loro un dialogo che diventa parte integrante della visita. 

Alla fine del tour i nostri clienti spesso ci confessano di aver avuto l'impressione di passeggiare per Parigi con persone che già conoscevano.


D: I parigini hanno una pessima fama... verità o cliché?

Maurizio: Dipende; personalmente mi sento di confermare i cliché, che se esistono... ci sarà un fondo di verità, no? 


I parigini veri comunque sono una razza in estinzione, la città è sempre più multiculturale e lo stereotipo sta sfumando, però se si cerca bene, il cameriere antipatico lo si trova sempre, soprattutto in centro.

"il cameriere antipatico lo si trova sempre"


Luca: direi entrambe le cose (ride). I parigini mi sono simpatici, come i francesi, con i quali mi trovo molto bene e - contrariamente a quello che pensiamo noi italiani - loro non ci odiano. 

Anzi, sono spesso in vacanza da noi e amano il nostro paese. I parigini però sono più complicati da trattare rispetto ai francesi non parigots. 

Se posso fare una critica, beh sono molto individualisti.




Diventare amico loro, amico vero intendo, non è facile, e non è un caso che dopo quasi dieci anni che sono a Parigi non ne ho molti. 

Confermo invece la pessima fama del servizio nei café e ristoranti parigini, consiglio ai turisti di non fare troppo caso alla sufficienza e perfino alla maleducazione con la quale vengono serviti (alla fine di ogni visita guidata ne parlo sempre ai miei clienti di Napoleone tour).

D: differenze tra lo stile di vita francese e quello italiano? 

Maurizio: Posso parlare più che altro per Parigi piuttosto che per la Francia intera, sicuramente in ogni caso rispetto a noi italiani vivono poco la casa e molto la città. 

Per noi il cibo si cucina in casa, per loro il cibo arriva al tavolo di un ristorante, si beve molto vino e birra e il caffè è lungo e al massimo per la colazione. 

"sembra che i parigini non abbiano bisogno di mangiare"


È vero però che il nucleo familiare francese è diverso da quello italiano, i genitori lavorano sempre entrambi e mediamente fanno 3 figli prima dei 35 anni, lo Stato li incentiva e quindi ne derivano tutta una serie di differenze.





Luca: innanzitutto ci sono molte cose in comune, ma parlo di Parigi e di Roma, la mia città natale. Parlo della vita di bar e di quartiere, fatta di chiacchiere e abitudini. 
Ovvero una vita sociale molto attiva, che ama occupare gli spazi pubblici della città.

Diverso invece il
discorso dei pasti, e questo non lo capirò mai. Soprattutto la sera, sembra che i parigini non abbiano bisogno di mangiare, voglio dire proprio di nutrirsi. 




Possono saltare la cena senza alcun problema (in parte vale anche per il pranzo) e farlo in continuazione. 

Per me resta un mistero del perché non gli venga fame e si accontentino di stuzzicare qualche salatino e bere dell’alcol, molto alcol – le due sole volte in cui ho provato a stargli dietro, vi lascio immaginare come sia andata a finire. 

Per questo do un consiglio ai tuoi lettori: se un parigino vi invita a cena, portate una bottiglia di vino....e mangiate prima di uscire di casa!

D: che effetto fa lavorare al Louvre?

Maurizio: da brivido! I primi mesi, l’emozione e l’orgoglio per me sono stati tanti e l’orgoglio resta ancora oggi, però poi purtroppo il sogno si scontra con la realtà: 10 milioni di turisti in tempi di non pandemia rendono il Louvre un’esperienza parecchio rumorosa, sembra più di entrare in un grande mercato che in un museo.

Tutti urlano, molti fotografano e pochi guardano, e il tempo della visita in genere è dedicato quasi tutto alla ricerca della Gioconda, mettersi in fila per fotografarla e cercare l’uscita.

Noi di Napoleone tour cerchiamo di trasformare la visita del Louvre in un viaggio magnifico alla scoperta di decine di capolavori e grandi artisti, ovviamente la Gioconda ne fa parte in maniera però proporzionata al resto.

Spoiler alert
: la Gioconda sta in Francia dagli inizi del Cinquecento e nessun francese l’ha rubata, tutt'al più un italiano, ma è una lunga storia :-)

Luca: ancora oggi, nonostante la routine lavorativa, mi riservo sempre qualche istante per godermi lo spettacolo che ho intorno, e mi ricordo di non darlo mai per scontato. 

"il tempo della visita è dedicato alla ricerca della Gioconda"


Il Louvre contiene molti capolavori, ma il museo stesso è un capolavoro architettonico, e per noi di Napoleone tour è difficile e anche imbarazzante fare delle scelte per la nostra visita guidata: non possiamo mostrare tutte le opere importanti, altrimenti ci vorrebbe un tour di venti ore! 


Maurizio



Attenzione: il Louvre è anche confusione e rumore ininterrotto e la visita è fisicamente intensa. Ma il museo è nato ai tempi della Rivoluzione proprio con questo scopo, essere cioè un luogo popolare, aperto alla popolazione che non si intende di arte.

Ovviamente la Gioconda è l'ultima opera che mostriamo nel nostro tour, per tenere i clienti in tensione fino alla fine. 




Ah! e nel nostro tour spieghiamo perché è qui a Parigi e non in Italia, e non ce l'hanno rubata, mi dispiace dirvelo. «Carta canta» come si dice, ma non aggiungo altro, lo lascerò scoprire ai tuoi lettori se vorranno fare un tour con noi di Napoleone tour.


Domanda: progetti e sogni nel cassetto?

Luca e Maurizio: ripartire e resistere. Purtroppo sono anni molto duri per noi guide turistiche a Parigi, siamo arrivati alla pandemia già piegati da anni di terrorismo, incendi a Notre Dame e scioperi violentissimi. 

Ma amiamo troppo il nostro lavoro e siamo ancora qui, quindi il nostro sogno è essere ancora qui a lavorare in una città magnifica e ricca d'arte.
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Grazie e in bocca al lupo per tutto!

Per contattare Napoleone Tour:


Napoleonetour.com - Trip Advisor - Facebook - Instagram

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